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- Dubai
Con il progetto Dream of Italy” Rubinia rappresenta la prima donna italiana ad esporre a Dubai. L’opera di Rubinia “flash of light” è stampata sulla scatola della TIM per la pubblicità del router E5432S
recensioni
» Santina Spiriti - (Scrittrice)
Con un pennello si può disegnare L’AMORE
Il profumo della PIOGGIA
Il tormento del MARE
Il calore del SOLE.
Con un pennello si può trasmettere il CUORE.
Con un pennello si possono trasmettere le EMOZIONI
Si possono far vibrare le SENSAZIONI.
Con un pennello
si possono imbrigliare le STELLE e… il loro TEPORE e…regalarlo a chi soffre.
Si può lenire il DOLORE.
RUBINIA… UN’ARTISTA
L’arte… L’espressione della sua CORAGGIOSA e
complessa… PERSONALITA’.
Amore, passione, colore, calore... RIBELLE
Trasgressione concettuale… VELATA
Dolore esistenziale di una vita… PROFONDA.
Rabbia… EVIDENTE
Dolcezza… OCCULTATA
Rubinia una… DONNA dei nostri giorni.
Un groviglio di emozioni che non sono mai da poco.
» Vittorio Sgarbi
La pittura ha un’anima segreta che si agita sotto il colore
Rubinia ne insegue le tracce anche nelle forme della mente espresse nell’arte astratta.
Le più variazioni rendono originali le copie, trasformando realisticamente le immagini,
in una programmatica alienazione del colore.
» Sonia Terzino - Giornalista e critica d'arte
"Fascino e mistero nelle opere di Rubinia". C'è una leggera e dolce sublimità accompagnata a note di poesia che pervade le opere di Rubinia.Una musica antica che torna tra le mille sfumature di colore che la pittrice imprime alla tela prima di decretarla finita. L'artista, nativa della mistica e bella terra umbra di cui incarna lo spirito pittorico più profondo, da sempre è animata dal sacro fuoco dell'arte. Una passione che per lunghi anni è stata per Rubinia un hobby, un'evasione, un modo per dare libero sfogo alla sua creatività, ma da qualche tempo è diventata la principale professione dell'artista.Una scelta di vita, quella che coraggiosamente l'artista ternana ha fatto, lasciare tutto per dedicarsi solo all'arte. "Sarà la bellezza che un giorno salverà il mondo", ha detto il poeta e per Rubinia è diventato il suo motto, l'input che le permette di affrontare ogni giorno con un sorriso.Una pittura, quella che l'artista propone, che spazia a tutto tondo dalle riproduzioni di opere dei grandimaestri del passato all'astratto, fino ad arrivare ad una produzione pittorica propria realizzata con unatecnica mista . L'artista, dotata di una rara capacità introspettiva, crea lavori di ineguagliabile bellezza.Con un curriculum di tutto rispetto alle spalle che la vede iniziare come restauratrice di affreschi antichifino alla partecipazione a mostre di valenza internazionale, Rubinia ha saputo crearsi un suo mercato personale. Molto amata tra i vip del mondo dello spettacolo, sue opere sono state acquistate da personaggi famosi; attualmente la creativa vive tra Italia, Tunisia e Germania, soprattutto all'estero è molto conosciuta ed apprezzata da galleristi e critici d'arte. Forse è proprio l'Umbria, di cui l'artista incarna lo spirito e le capacità dei grandi artisti del passato, la terra che la deve ancora scoprire. Eppure raramente si incontrano pittori di tale valenza, dove la levatura morale, l'impegno ed il talento confluiscono così felicemente insieme.I lavori di Rubina sono il risultato di una passione, di una profonda dedizione per la pittura e per il mondo dell'arte nel suo complesso. Tele accuratamente lavorate dove il colore viene sapientemente diluito e centellinato, cosi nascono i quadri dell'artista ternana, figli del silenzio e della passione.Opere dal sapore antico, che racchiudono il profumo dei tempi andati, ma che come dardi si proiettano nel futuro più lontano. Nell'arte della giovane pittrice confluiscono felicemente passato e presente, soprattutto nella sua ultima produzione, realizzata con un'antica tecnica cinquecentesca, si respira ancora di più la lezione dei maestri del rinascimento italiano. Sono scene tratte dall'antico testamento, ma anche dalla mitologia greca e romana quelle che Rubinia propone, rilette e riviste in chiave moderna. Come non mai in questa sua ultima produzione l'artista si avvicina al classicismo attraverso velature e sovrapposizioni di colori, ma dallo stesso, grazie ad una dinamicità nuova che riesce a dare alle tele, prende le dovute distanze. Quella che ne è scaturita è sicuramente un'arte degna di attenzione che riesce a coniugare felicemente diversi canoni pittorici ed è proprio questa contaminazione di linguaggi così diversi che rende i lavori della giovane pittrice unici ed originali.
» Giuseppe Mascio - Assessore regionale alle infrastrutture e politiche del trasporto
Colta, ricercata, raffinata è l'arte di Rubinia che con tecnica innovativa riesce ad evocare figure mitologiche trasponendole in contesti spaziali e temporali non solo identificabili in contesti contemporanei ma anche proiettati nel futuro.
Un lavoro ed uno studio volto al passato ma che ha il fine di trasmettere serenità e certezze in un mondo, il nostro, alla continua ricerca di valori etici e morali certi, nella convinzione che il relativismo culturale è una risorsa e non un limite e che comunque tutto può essere ricondotto a strutture semplici ed antiche che fanno eco a strutture complesse proprie del tempo moderno.
Proprio qui si coglie l'energia che ci trasmette l'artista che affianca ai propri studi concettuali una tecnica accattivante in grado di coinvolgere coloro che ammirano le opere stimolando una passione ed una attrazione per un mondo fantastico che è dentro ognuno di noi.
Non a caso alle spalle dell'esperienza attuale risiede una lunga tradizione che ha sempre cercato di dare realtà all'immagine nel senso di uno sbocco, di una necessità iconografica dove forma e moralità si uniscono in un solo ed unico risultato.
L'immagine rappresenta il punto focale dell'arte, essa detiene la centralità del linguaggio in quanto portatrice dell'intenzione di potenza dell'immaginario.
» Giampaolo Falciai Consigliere di Stato
Rubinia - Una espressione artistica dove si fondono classicismo, creatività e tecnica pittorica.
L'artista si ispira consapevolmente all'esempio dei classici greci e latini, assunti come modelli ideali di equilibrio, serenità e bellezza delle forme. Poi, con una libera interpretazione creativa si rivisitano i canoni classici con soluzioni pittoriche dove la fantasia riesce a coniugare una figuratività eterea con una espressività distaccata. Il tutto con il gusto dell'innovazione tecnica che, superando le tradizioni artigianali delle botteghe medievali, segue, rinnovandolo, il filone rinascimentale con particolari effetti di trasparenze ottenuti mediante velature a strati sovrapposti.
Il risultato è sintetizzabile in “qualcosa di nuovo, anzi d'antico”, che colpisce per la leggerezza delle immagini che appaiono sospese e diafane in un mondo senza tempo.
» Marco Nicoletti - ritratti di un'idea
Nei transiti della vita accade, quasi sempre fatalmente, di imbattersi negli archetipi che eternamente presiedono al riprodursi delle immagini. In una regione dello spazio mi è capitato l’ incontro con la pittura di Rubinia, artista che nelle sue prime opere di sacro arcaismo, resuscita pensieri intramontabili attraverso le immagini della tradizione.
L’uomo non crea i pensieri: si limita ad attirarli o respingerli. Le idee sono divinità – ricorda il saggio – ogni idea è una divinità. E divinità sono le figure di Rubinia, moderne personificazioni mitologiche, bibliche o di stati della natura, che - cercando paragoni tra i moderni recuperatori della classicità - hanno la ritmicità di alcune figure femminili dell’Art Decò – delle Cocorite di Jean Dupas per dare un esempio - e la snella eleganza dei bozzetti per mosaico realizzati da Gino Severini negli anni ‘30; quella stessa eleganza che riapparrà vent’anni dopo, nelle più frivole e intellettualizzate figurine di Giò Ponti e di Tomaso Buzzi - sempre nere a tratto bianco - a loro volta prudenti proposte di un ri-styling classicista che sfiora la caricatura. A proposito di grandi architetti italiani, siamo certi che ne’ il prezioso Buzzi - per la splendida villa-tempio realizzata tra le sabbie di Sabaudia – ne’ l’aristocratico Andrea Busiri Vici - per gli interni delle sue eleganti residenze romane – avrebbero al tempo disprezzato il pennello di Rubinia. Gli dei di Rubinia appaiono come figure tratte dagli affreschi di Pompei, simboleggianti la perfetta armonia tra dei e uomini, oppure ombre strappate dai bassorilievi dei mitrei romani, portate alla luce e collocate in supporti suntuosi dai riflessi di ori e metalli, simili a quelle tavole da pittura estremorientali che l’artigiano Dunand realizzava per gli artisti del Decò europeo. Pare impossibile - ma anche questo è un segno delle onnipresenti divine idee – che un tratto stilistico così ricco e che una cultura figurativa così profonda come quelli espressi dalla Rubinia “classicista”, possano improvvisamente evolversi in una sintesi di concetti ove forma, linea e figura scompaiono, lasciando apparire le quintessenza luminose che prima i corpi imprigionavano. Riduttivo e improprio definire astrattismi queste rappresentazioni della luce modellatrice, ove la molteplicità delle espressioni, attraverso il colore, è ricondotta al motivo unico della genesi, al “rukn el-arkân”, all’”angolo degli angoli” - per dirla nel linguaggio dell’architettura esoterica. Espressioni queste che appaiono assai più vive e realistiche - nel loro rappresentarsi come aspetti dell’ idea prima formante- dei precedenti figurativismi dell’artista, ove la luce esiste, ma - cristallizzata nella materia - è per logica diminuita della sua forza modellatrice. L’evoluzione stilistica della pittura di Rubinia percorre esattamente il cursus di un’evoluzione spirituale: delle sei tappe che segnano l’ascesa dalla materia bruta al divino lei giunge, nelle opere ultime, a raffigurarne la quinta, la dimensione della luce, dove si può essere maestri potendo oramai guidare se stessi e la propria volontà.